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Viterbese

Mano pesante sulla società. Viterbesi imbufaliti insieme al Patron.

I Viterbesi non ci stanno, e nemmeno Piero Camilli intenzionato ad andare fino in fondo.
Un testimone racconta che i fatti non sono andati proprio come raccontati.
Fa bene Piero Camilli ad essere imbufalito contro il sistema. Il figlio Luciano, vicepresidente della Viterbese, ha subito dal Giudice Sportivo una sanzione disciplinare pesantissima, frutto di un referto fatto da un commissario di campo.
Sembrerebbe, anche dal racconto di un testimone oculare, che i fatti non siano andati proprio come citati nel referto.
Oltretutto, la reazione del Presidente dell’Arezzo La Cava risulta spropositata rispetto all’accaduto.
Se così fosse, il Patron Camilli ha ragione da vendere nell’incazzarsi contro il sistema.
E’ tutto l’anno che la Viterbese subisce torti e decisioni avverse.
Si vuole sfiancare il Patron? Lo si vuole fuori dai giochi? Si vuole far finire il calcio a Viterbo?
Noi Viterbesi non ci stiamo. Non possiamo accettare tale comportamento.
Per questo motivo ci poniamo alcuni interrogativi:
1) Chi era realmente presente sul luogo dell’accaduto?
2) Il Commissario di campo è stato realmente testimone oculare? Può dire dove era posizionato e quali persone erano coinvolte o presenti?
3) Il Presidente dell’Arezzo è caduto subito in terra a causa del colpo ricevuto oppure è andato negli spogliatoi per poi uscire successivamente e cadere a terra davanti a tutti?
4) Il Giudice Sportivo, in vista di una decisione di tal pesantezza, non avrebbe fatto meglio ad approfondire la questione, magari chiedendo all’autorità di Pubblica Sicurezza eventualmente presente?
Troppi interrogativi che alimentano qualche dubbio.
Conoscendo il Patron, ci sarà una lunga battaglia legale per appurare la veridicità dei fatti.
Conoscendo Piero Camilli, la sua reazione non sarebbe stata così veemente se il racconto rispondesse alla realtà di quanto è successo.
La decisione del Giudice Sportivo ruota solo nel referto scritto da una sola persona.
ATTENZIONE: troppe volte abbiamo visto ribaltare le sanzioni disciplinari dopo i ricorsi.
Dopo un’annata del genere, come diceva un grande politico, “a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si indovina.”
Forza Patron, siamo tutti con Te.

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