Valerio Mastrantonio è per i ‘tifosi social’ del Monterosi fc il miglior giocatore del 2019.
Il centrocampista classe 1999, alla sua seconda stagione in biancorosso,
ha stravinto il sondaggio social ottenendo la stragrande maggioranza
dei consensi. Forte anche di una prima parte dell’anno ad alti livelli
Mastrantonio si è confermato nei suoi standard anche in questa ultima
parte del 2019 dimostrandosi sia uno dei giovani più interessanti della
categoria sia un punto fermo per la squadra di mister D’Antoni.
Mastrantonio miglior calciatore del Monterosi 2019. Te l’aspettavi?
“Sono contento, l’ho trovata simpatica ed insolita come iniziativa. Mi
ha aiutato anche qualche amico e soprattutto mia madre. Vuol dire che in
questi mesi ho fatto qualcosa di positivo”.
Nonostante le numerose possibilità di approdare in serie C in estate hai scelto di restare a Monterosi. Scelta giusta?
“Assolutamente si, la scelta è stata molto condizionata dalla serietà
della società e della conoscenza del mister. Non nascondo che c’è sempre
un pizzico di ambizione a salire il prima possibile, ma Monterosi forse
vale molto più di qualche lega Pro. Speriamo di raggiungere il prima
possibile il traguardo che ci siamo posti ad inizio di stagione.
Da gennaio a dicembre: quanto pensi di essere migliorato e sotto quali aspetti?
“Tantissimo, posso dividere questo 2019 in due parti. Nella prima parte
sono cresciuto molto caratterialmente, era la mia prima esperienza nei
grandi ed alcuni risultati negativi mi hanno aiutato sotto il punto di
vista caratteriale. Questi ultimi cinque invece mi hanno aiutato a
capire quanto sia importante a lottare per un obiettivo così importante,
a stare fuori all’occorrenza ed essere pronto a cogliere il mio turno.
La concorrenza è tanta e qualche alto è basso può essere fisiologico”.
Mariotti prima e D’Antoni poi: come hanno inciso questi due allenatori?
“Sono due allenatori completamente opposti sia per modo di gioco che dal
punto di vista caratteriale. Entrambi hanno riposto in me tanta
fiducia. D’Antoni già lo conoscevo, mi ha lanciato in Primavera a
Frosinone e mi sta aiutando molto a crescere ancora. A Mariotti devo la
mia esplosione. Mi ha gettato nella mischia ed ha sempre mostrato
fiducia in me. Con lui mi sono sempre sentito sul pezzo accettando
qualche rimprovero quando era necessario”.
Ognuno ha un idolo nel suo ruolo. Il tuo?
“Nello specifico del ruolo, anche se ha caratteristiche diverse da me, è
Iniesta anche se da piccolo ho adorato Messi. Visti nella stessa
squadra sono stati qualcosa di straordinario”.
Insieme ai tuoi compagni state lottando per qualcosa
d’importante. Titolo d’inverno ormai alle spalle, serve ora ripartire
con la marcia giusta da Gavorrano.
“Ora arriva la parte più difficile, il Gavorrano era partita come una
delle favorite, non giocano da venti giorni ed aspettano la capolista
col coltello tra i denti. Poi le sorprese Scandicci e Grassina ed infine
il derby. La corsa per la serie C passa per queste prime quattro
partite del girone di ritorno. Ci possono dare uno slancio per la volata
finale”.