Anche nel corso di queste settimane di emergenza COVID-19, i pazienti oncologici della Tuscia hanno continuato ad essere assistiti, con gli stessi standard di qualità normalmente garantiti dall’azienda sanitaria locale.
Lo testimoniano le prestazioni erogate dall’unità operativa di Oncologia di Belcolle, diretta da Enzo Ruggeri, i cui dati di attività vengono resi pubblici in occasione della Giornata del malato oncologico, celebrata ogni anno nella terza domenica di maggio. Dati che evidenziano, nel bimestre appena concluso di marzo/aprile, un andamento sovrapponibile con il precedente bimestre di gennaio/febbraio.
Questi i numeri: 869 sono state le chemioterapie eseguite negli ultimi due mesi contro le 896 dei primi due dell’anno; 2584 sono le procedure totali effettuate in ambito ambulatoriale versus le 2605 effettuate entro febbraio.
Anche il numero delle prime visite è rimasto inalterato: 120 tra marzo e aprile, 128 nei mesi precedenti.
“Il quadro complessivo che viene delineato dalla lettura di questo report – spiega Enzo Maria Ruggeri – evidenzia un flusso di attività che, sostanzialmente, è rimasto inalterato anche nel periodo più critico della pandemia, rispetto al precedente. L’unica attività che ha subito, ovviamente, una flessione è stata quella relativa alle visite di controllo, le quali sono però state sostituite da colloqui telefonici con i pazienti, dalla visualizzazione degli accertamenti effettuati e dal riappuntamento per una visita successiva. Auspicando che l’evoluzione della pandemia consenta di riprendere anche le prestazioni ambulatoriali a pieno regime. L’emergenza sanitaria legata all’emergenza da virus COVID-19 ha costretto molti ospedali italiani a modificare il proprio assetto. I pazienti oncologici ed onco-ematologici sono tra i più vulnerabili alle infezioni, sia a causa della malattia tumorale, sia per gli effetti delle terapie farmacologiche e radioterapiche. In questo contesto, l’obiettivo che abbiamo fortemente voluto conseguire è stato il mantenimento della continuità delle terapie, di fondamentale importanza per l’efficacia della cura nei nostri pazienti”.
Garantire, dunque, la continuità delle cure per i pazienti oncologici, ma anche adottare tutte le misure, nel rispetto della normativa vigente, per ridurre il rischio di diffusione del virus.
“La prima scelta che abbiamo preso, in accordo con la direzione strategica – prosegue Ruggeri -, è stato il trasferimento del reparto di degenza e del Day Hospital dal I piano del Blocco D al 9 piano del Blocco B. Ciò è stato fatto, grazie alla collaborazione di tutto il personale sanitario e dei servizi informatici e tecnici, in un solo week end senza minimamente produrre alcuna interruzione delle attività cliniche. Un altro aspetto fondamentale di questi mesi è stato il mantenimento degli incontri multidisciplinari con gli altri professionisti, anche se in modalità web-conference, per definire il miglior percorso diagnostico-terapeutico di ogni singolo paziente. Complessivamente, i percorsi oncologici a Belcolle, ma anche nei presidi ospedalieri di Tarquinia e di Civita Castellana, sono sempre rimasti attivi e protetti. E questo, per tutto il team oncologico della Asl di Viterbo, è motivo di grande soddisfazione”.