La pressione di Gabriele Gravina sul ministro Spadafora e sul comitato tecnico-scientifico è quotidiana per riaprire, anche parzialmente, gli stadi. Chiamate, sms, colloqui e attività di lobbying persino durante le vacanze, scrive il Corriere Dello Sport. Si spera nella svolta, con la consapevolezza che almeno inizialmente non arriverà una vittoria su tutta la linea, bensì un compromesso accettabile.
L’ ultima proposta della Federcalcio, in linea con il documento prodotto a luglio dalla Lega è la seguente: riaprire i cancelli e consentire l’entrata limitata fino a un 30% della capienza massima di ogni stadio, distribuendo e distanziando i tifosi tra i vari settori allo scopo di evitare assembramenti; si entrerebbe nell’impianto, con la mascherina e previa misurazione della temperatura, a orari scaglionati a seconda del settore e si uscirebbe con le stesse modalità per gestire il deflusso.
Questa mattina era prevista una riunione durante la quale gli “esperti” del governo analizzeranno le richieste per fornire una risposta che tutti sperano essere positiva, pur dando già per scontate alcune richieste di modifiche. L’ attuale dpcm è valido fino al 7 settembre, poi ce ne sarà un altro non meno restrittivo. L’ obiettivo è far tornare i tifosi sugli spalti per il 17/18 ottobre. Staremo a vedere.