Il numero uno del Coni concorde alla proposta del presidente della Lega Pro Ghirelli
Non solo Ghirelli. Oltre al presidente della Lega Pro, anche dal massimo dirigente del Coni arriva una proposta per riaprire parzialmente gli stadi in occasione del nuovo campionato, limitando l’ingresso solo a un certo numero di abbonati, fermo restando il divieto ai tifosi di andare a seguire le partite in trasferta. Proposta che permetterebbe di tornare allo stadio anche a tanti tifosi viterbesi e sulla quale magari la Viterbese potrebbe valutare un’ipotesi di campagna abbonamenti limitata a una sola percentuale di posti. Solo supposizioni al momento. La decisione finale spetta comunque al Comitato Tecnico Scientifico.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha preso in considerazione questa ipotesi intervenendo alla presentazione del Premio fair play Menarini, a Roma. “Proprio questa – ha detto – potrebbe essere una soluzione. Anche perché con gli abbonati, al di là di qualche squadra che ne ha un numero considerevole, si può trovare un giusto equilibrio nel rapporto con la capienza degli stadi. E visto che in trasferta non potrebbero comunque andare, questo potrebbe essere un punto di equilibrio. Vediamo cosa deciderà il Comitato Tecnico Scientifico”.
Un altro passo quindi verso la riapertura parziale degli stadi che ha visto muoversi negli ultimi giorni società importanti di serie A come Juventus e Parma. Quest’ultima nello specifico ha annunciato che applicando l’opportunità contemplata dal Dpcm del 7 agosto 2020, della partecipazione dal primo settembre di pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità che non superino il numero massimo di mille spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso, potrà far accedere un numero limitato di spettatori nella prossima amichevole contro l’Empoli in programma al Tardini. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, tutto lascia presupporre che il caso di Parma farà da apripista e che seppur a piccoli passi, è solo questione di tempo per un ritorno alla quasi normalità, in sicurezza.
