Altro giro, altra sconfitta.
La Viterbese infila il terzo risultato negativo consecutivo ed esce dal terreno di gioco con uno 0-3 senza appello. Terza sconfitta in quattro giornate, un solo gol fatto e ben 6 subiti. Il bottino gialloblu in questo inizio di campionato piange.
La squadra arrivava al match col Bari in piena emergenza ok, e questo sicuramente può essere un fattore considerevole, ma ciò che più si evince osservando la formazione gialloblu, è l’impressione che ci sia un ritardo di condizione, nonché un problema a livello psicologico che si ripercuote inevitabilmente sulla prestazione in campo. Un fattore evidenziato soprattutto nel primo tempo dove la squadra al quarto minuto era già sotto e, non riuscendo a reagire, (fatta eccezione per le occasioni avute da Rossi e Tounkara) ha permesso ai galletti pugliesi di fare un sol boccone in 45 minuti dell’undici gialloblu. A poco è servito il cambio di modulo nell’ultima parte del secondo tempo, con il Bari che si è limitato a contenere il risultato ormai acquisito.
Uno scollegamento mentale dicevamo, che fa sì che non ci sia quella fluidità di manovra tra i reparti, con il risultato di una mancanza di gioco, e dove solo Salandria cerca di prendere le redini in mano alla disperata ricerca di un po d’impostazione. Mister Maurizi sicuramente ha le sue responsabilità, è lui che vive quotidianamente la squadra e quindi è lui che deve capire quali siano le problematiche ad essa collegate. Una squadra che da l’impressione di non seguire il proprio allenatore e basa sulle proprie individualità le azioni di gioco.
Certo, non era sicuramente il Bari l’avversario da battere. Una formazione quella biancorossa troppo superiore alla Viterbese e attrezzata per la promozione diretta in serie B, ma che comunque fa scattare il campanello d’allarme in casa gialloblu.
Ora il proseguo del campionato ci porterà domenica prossima a Cava de Tirreni, per poi scendere in campo al Rocchi nell’infrasettimanale di mercoledì 21 contro il Bisceglie e successivamente domenica 25 a Vibo Valentia. Tre gare dove la Viterbese dovrà capire quale ruolo vorrà disputare in questo campionato e che nella sciagurata ipotesi torni a mani vuote già dalla trasferta in Campania, con ogni probabilità dovrà necessariamente, anche per dare una scossa all’ambiente, rivedere le scelte sulla conduzione tecnica, perché il campionato cammina e la classifica inevitabilmente comincia a parlare.
