Al Rocchi arriva il Bisceglie. Viterbese in cerca di conferme.
Con il risultato ottenuto a Cava de’ Tirreni, la Viterbese ha lasciato l’ultima posizione in classifica e si appresta ad affrontare in questo turno infrasettimanale un Bisceglie reduce da due vittorie consecutive pesanti e quanto mai determinato a continuare la serie positiva anche a Viterbo. Una partita assolutamente alla portata quella in scena stasera alle 18:30, ma che anche in virtù delle assenze, sarà da affrontare con testa, gambe e cuore.
Lo sappiamo, la rosa gialloblu ha un’età media bassissima, tra le più basse dell’intero girone e questo può rivelarsi un vantaggio come uno svantaggio, ma alla luce del successo ottenuto domenica scorsa, la speranza è che la squadra abbia imboccato la strada giusta per trovare la propria dimensione. A livello di gioco c’è ancora molto da lavorare, ma si sa che nel calcio i risultati portano tranquillità. Tranquillità ambientale, mentale, fisica, e quindi si spera che oltre alle vittorie, col tempo cominci ad arrivare anche il bel gioco.
Gli ingredienti ci sono tutti, le buone qualità individuali dei calciatori sono indiscusse, e tra qualche settimana capiremo meglio il potenziale di questa Viterbese, ma nel frattempo la squadra si deve porre l’obiettivo di portare a casa nelle prossime tre gare con Bisceglie, Vibonese e Palermo, quanti più punti possibile.
Al netto delle scelte tecniche che spettano sempre e comunque al mister, colui che vive quotidianamente a contatto con i giocatori e sceglie chi merita di scendere in campo, c’è un concetto che deve essere chiaro per tutti gli elementi della rosa e sul quale anche il presidente Romano è tornato ad esprimersi in diverse occasioni: coloro che indossano la maglia con il leone sul petto devono dare sempre il massimo e onorare i colori gialloblu in tutti i campi del girone.
Il tifoso non chiede la luna, non chiede cose impossibili, ma chiede che la maglia sia sempre sudata a fine partita.
Dopo mesi di serrata forzata finalmente stasera riapriranno i cancelli del Rocchi per quei tifosi che nei giorni scorsi hanno acquistato il tagliando d’ingresso. Un bel segnale in un momento complicato per la nostra nazione.
Un piccolo passo dal sapore di speranza, di normalità.
Non ci sarà purtroppo il cuore pulsante del tifo organizzato, la curva nord, perché al di là dei discorsi normativi, il tifo è passione, aggregazione, coinvolgimento e stando alle attuali disposizioni e condizioni, questi elementi vengono meno, ma anche se da fuori, i ragazzi sono sempre presenti e vicini alla squadra e quando la situazione lo permetterà torneranno in grande stile come sempre. Vincere anche per loro sarebbe il miglior modo per rendere ancora più piacevole la serata.