Doveva essere la partita del rilancio, quella che avrebbe dovuto portare la Viterbese in una posizione di classifica più consona alle aspettative di società, tifosi e addetti ai lavori.
É stata invece una debacle sotto ogni punto di vista e che nessuno avrebbe mai immaginato.
Una sconfitta meritata e una classifica che ora comincia veramente a preoccupare.
Sei punti in otto partite, una media da retrocessione, e un calendario che non aiuta.
Troppo brutta la Viterbese vista oggi, la più brutta prestazione dall’inizio del campionato e forse dell’era Romano. Una sconfitta difficile da mandar giù, e che ha fatto perdere il suo solito aplomb anche al Presidente gialloblu, che nel dopopartita, in diretta proprio ai microfoni di Diretta Sport, ha sollevato dall’incarico il mister Agenore Maurizi.
Una prestazione indegna quella della squadra, di fatto mai in partita e che per tutta la gara ha dato impressione di essere assente moralmente, fisicamente e mentalmente.
Una squadra senza un’identità di gioco e che praticamente non ha costruito quasi nulla in fase offensiva, eccezion fatta per i due legni colpiti nel primo tempo.
Una presentazione da cancellare immediatamente insomma e su cui non può esserci come scusante la situazione legata al Covid-19, visto che anche la Paganese era in condizione di assoluta emergenza con ben 7 elementi ai box in condizione di positività.
Mercoledì si va a Monopoli, reduce dal turno di riposo e quindi con testa e gambe più fresche rispetto alla Viterbese.
Una Viterbese che si presenterà all’impegno in terra pugliese con un nuovo mister.
È solo questione di ore e poi si saprà chi sarà, tra i papabili, colui che siederà sulla panchina gialloblu. Il presidente Romano ha lasciato intendere che la scelta è ristretta a profili contattati anche in estate. Caneo è in pole, si vocifera anche il nome di Fabio Gallo ex allenatore della Ternana, ma non è esclusa la possibilità di una soluzione “interna” che porta il nome di Alessandro Boccolini.
Il tecnico della primavera 3 sarebbe sicuramente la soluzione più affascinante.
Un tecnico locale, che conosce bene l’ambiente, ben visto dalla tifoseria, che ama il proprio lavoro, competente e che avrebbe la giusta motivazione e ambizione per fare bene.
Se ne saprà di più nelle prossime ore.
Di certo c’è che chiunque arriverà avrà un compito non facile, quello di rigenerare un gruppo che al momento ha perso ogni rotta e naviga a vista. Quella rotta che urge ritrovare il prima possibile, perché il tempo corre e il campionato non aspetta.