Un pomeriggio surreale quello vissuto oggi dalla Viterbese nella trasferta in terra campana.
Finisce 0-3 per i leoni il match giocato all’Alberto Pinto di Caserta tra la compagine gialloblu e la Casertana. Una gara che ad un certo punto sembrava non disputarsi, dopo che la formazione di casa aveva chiesto i 45 minuti di posticipo previsti dal protocollo, facendo effettuare, in barba ad ogni regolamento, un nuovo giro di tamponi pochi minuti prima dell’inizio della partita.
La società campana ha cercato insistentemente il rinvio della gara, non trovando ovviamente sponda dalla Viterbese che giustamente si è attenuata al regolamento della Lega Pro. Lega Pro che proprio durante il match ha emanato un comunicato chiaro in merito che appunto avallava le tesi della Viterbese. Alla fine i falchi rossoblu decidono di scendere in campo e schierare soli nove uomini sul rettangolo di gioco e nessun giocatore in panchina, a causa dei numerosi casi di Covid-19 riscontrati nel gruppo squadra.
Una partita che conseguentemente ha preso le sembianze di un allenamento per i ragazzi di mister Taurino che hanno tenuto un ritmo basso per tutta la gara, realizzando si tre marcature con Bensaja e due volte con Rossi, ma che non hanno mai dato l’impressione di voler infierire troppo sull’avversario. Un ritmo che ha consentito a Daga praticamente di non toccare palla, mentre da segnalare i quattro legni colpiti (tre traverse in 8 secondi, e un palo).
Alla fine tre punti pesanti per la classifica.
Un risultato che per la prima volta fa uscire la Viterbese dalla zona playout e fa guardare con maggiore tranquillità al match di mercoledì quando al Rocchi arriverà la Virtus Francavilla, ma una pagina non felice per la terza serie nazionale e per questo sport che sembra sempre più lontano dalla sua reale dimensione.
