È tempo di bilanci in casa Stella Azzurra Ortoetruria, ma anche di programmazione per il prossimo campionato. Salvo imprevisti la Stella tornerà a lavoro a fine agosto per preparare un nuovo e avvincente campionato nel quale i biancostellati vorranno dire sicuramente la loro. Dopo l’annuncio del primo colpo di mercato rappresentato dall’ingaggio di un big del calibro di Alessandro Cittadini, la Stella sta rifiatando per preparare al meglio l’assalto alla prossima stagione sportiva. Coach Umberto Fanciullo, ormai faro e guida dei biancostellati da molte stagioni, ha raccontato l’ultimo campionato disputato dai suoi ragazzi, un percorso difficile, ma che come sempre ha visto la Stella Azzurra protagonista in ogni gara.
Si è conclusa da poco una stagione particolare. In un campionato con un format ristretto fatto di un girone altamente competitivo e dai ritmi serrati, che voto dai alla Stella Azzurra?
È sempre difficile autovalutarsi. Possiamo registrare la nostra stagione sotto due aspetti, il primo quello della classifica, che ci ha visti arrivare quarti su cinque squadre e che, senza aver visto ogni singola gara può sembrare indice di un campionato totalmente negativo e il secondo è quello del singolo scarto su ogni partita, incluso quello con la Fortitudo che è la squadra che è salita di categoria. Non avendo mai avuto sconfitte pesanti e con divari estremamente larghi, posso affermare che siamo stati all’altezza della situazione, in un campionato difficile e con squadre tutte molto attrezzate.
Quale è stata la vittoria più bella? E cos’è che ti è piaciuto di più dei tuoi ragazzi?
La vittoria più bella è sicuramente quella in casa contro Fortitudo, ma al tempo stesso anche quella contro Civitavecchia, sempre tra le mura amiche del PalaMalè. Queste due squadre quando sono arrivate a Viterbo erano entrambe prime in classifica, perciò le vittorie contro le prime della classe fanno sempre un certo effetto, specie per come vengono maturate. Ciò che mi è piaciuto di più, invece, è stato il carattere dei ragazzi che non hanno mai mollato. Il fatto di arrivare sempre negli ultimi minuti di ogni gara a battagliare punto su punto è la dimostrazione che la Stella Azzurra è una squadra che ha anima e non si abbatte davanti alle difficoltà, magari anche quando c’è uno scarto sul tabellone di 8-10 punti, che comunque ti costringe a consumare molte energie mentali oltre che fisiche.
Ogni gara era come una finale e il format ristretto ha regalato sempre sfide molto combattute. Possiamo affermare che la caratteristica della Stella è stata la grinta e la voglia di non mollare mai. Sei d’accordo?
Sì, come già detto sono le nostre caratteristiche. Quello che probabilmente ci è mancato è che avendo degli innesti nuovi in alcuni ruoli importanti, ciò che è venuto meno è sicuramente il fattore tempo. L’aver avuto molte gare ravvicinate non ci ha permesso di integrali al meglio. Sono sicuro che un po’ di tempo in più ci avrebbe permesso di portare a casa maggiori punti in classifica.
Ci sono tanti giovani che pian piano si stanno ritagliando spazio e minuti in prima squadra. Che consiglio daresti ai ragazzi che un giorno aspirano a indossare la casacca “dei grandi”?
Il consiglio che darei ai ragazzi è quello di provare a trovare il giusto equilibrio tra il lavorare duro con umiltà e avere comunque la faccia tosta di provarci. Credo fermamente che con un lavoro quotidiano, duro e fatto di massima umiltà, ci si mette nelle condizioni di avere un’opportunità. Poi, però, esce anche il lato del carattere, ovvero si deve credere in se stessi, altrimenti l’opportunità non si riesce a coglierla. A questo aggiungerei che se vuoi eccellere in qualcosa devi diventare maniacale rispetto a quella cosa, quindi devi vivere ed essere giocatore 24 ore al giorno, in ogni momento. Se vuoi eccellere, essere l’eccellenza deve diventare un abitudine in tutto ciò che fai.
Andiamo al presente. La Stella Azzurra si è attivata sin da subito sul mercato ed è arrivato un profilo come quello di Cittadini, giocatore di grandissima esperienza. Come commenti questo arrivo? Può essere quello che è mancato nell’ultimo campionato?
L’arrivo di Alessandro Cittadini è per noi un motivo di orgoglio, perché un atleta con il suo palmares che sceglie di venire a Viterbo è sicuramente anche un riconoscimento del lavoro che abbiamo fatto negli anni, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello societario. Diciamo che è un po’ un giocatore d’area che nel corso delle stagioni a Viterbo non abbiamo mai avuto, sicuramente per una scelta tecnica, poiché privilegiando un gioco in velocità abbiamo sempre preferito avere lunghi più mobili e frontali rispetto ad Alessandro che è un giocatore interno. Da allenatore amo valorizzare tutti i giocatori che abbiamo, quindi la sfida è passare da uno stile di gioco in cui il campo era sempre estremamente aperto e i ritmi elevati, a trovare un equilibrio nel mantenere queste caratteristiche qui e iniziare anche a giocare con un punto di riferimento importante dentro l’area e, soprattutto, a essere ancora più aggressivi in difesa, sapendo che i centimetri non ci mancano e nemmeno l’esperienza, grazie a un giocatore che ha una grande conoscenza del gioco.
Ovviamente non si conoscono i format e l’evoluzione della situazione sanitaria, ma che Stella ti immagini e ti aspetti per la nuova stagione?
Effettivamente siamo ancora in una fase dove è difficile fare previsioni per il campionato e il suo format. Chiaramente il nostro obiettivo è sempre il solito, ovvero quello di confermarci tra le società più importanti della C-Gold. Siamo ormai una società storica del Lazio che ha sempre fatto campionati di vertice, quindi il traguardo minimo è quello di continuare a essere una delle squadre di prima fascia. Ovviamente, come è successo anche quest’anno, devi fare un po’ i conti con gli avversari, quindi non sappiamo ancora quali saranno le squadre che affronteremo e il livello di basket al quale andremo incontro. La costante sarà quella del solito atteggiamento combattivo e arrembante che abbiamo avuto nel corso degli anni e che è diventato il nostro marchio di fabbrica. L’obiettivo da raggiungere è sicuramente quello di diventare più lucidi nei finali punto a punto. Detto questo ci risentiremo tra dodici mesi per tirare insieme le somme e vedere come è andata.
Cristiano Politini