Il runner viterbese domenica 28 novembre parteciperà alla corsa per promuovere il progetto benefico di Ancos Confartigianato “Un desiderio di Irene”. Il sindaco Arena: “Bruno ci conferma che lo sport è anche solidarietà”
Cilindro rosa, frac bianco realizzato per l’occasione e scarpe con il fiocco simbolo della lotta contro il cancro al seno. Con questa particolare “divisa” il runner viterbese Bruno Buzzi correrà domenica 28 novembre la Maratona di Firenze, portando come sempre con sé il messaggio del “cilindro solidale”, questa volta dedicato alla prevenzione del tumore mammario e al progetto “Un desiderio di Irene”.
“Sono molto emozionato di tornare a indossare il frac in una corsa con scopo solidale – afferma l’atleta viterbese -. E sono strafelice soprattutto di correre per ‘Un desiderio di Irene’, un progetto di benessere in vasca per donne operate di tumore al seno, realizzato da Ancos Confartigianato in collaborazione con Asl di Viterbo, piscina MGM e associazioni Beatrice e Aman. Il mio vuole essere un omaggio alle donne affette da questa patologia, affinché arrivino idealmente insieme a me al traguardo, e un’occasione per sensibilizzare alla prevenzione”.
Irene Piccolino, di cui il programma di benessere in piscina per donne operate di tumore al seno citato da Buzzi porta il nome, se ne è andata a gennaio del 2019 dopo aver lottato con tenacia e coraggio contro la malattia. Oggi il marito Raimondo Mastrangelo, i colleghi di Confartigianato e gli amici di Aman e Beatrice ne tengono in vita il ricordo occupandosi di altre signore affette dallo stesso male, in collaborazione con l’impianto MGM della famiglia Mattioli e con il reparto di Oncologia dell’ospedale Belcolle.
“Siamo molto grati a Bruno per aver scelto di correre nel nome della nostra Irene – commenta Rodolfo Valentino, referente provinciale Ancos Confartigianato -. La maratona di Firenze sarà certamente una vetrina importante per sensibilizzare sul tema della lotta al tumore al seno e della prevenzione. ‘Un desiderio di Irene’ è nato da un evento tragico, la morte di una giovane amica: da quel momento ci siamo impegnati a realizzare il suo desiderio, quello, cioè, di poter fare sport nonostante le conseguenze della malattia. Oggi quella sua volontà è diventata un programma di benessere in piscina e rappresenta un motivo di speranza e un’occasione di breve evasione per tante donne che durante il percorso di cure hanno bisogno di supporto”.
“Nella giornata in cui si dedica particolare attenzione alle donne, seppur in merito ad altri temi, è bello parlare anche di iniziative di questo genere, a sostegno di donne che combattono la battaglia per la vita – commenta il sindaco Giovanni Maria Arena -. ‘Un desiderio di Irene’ è ormai una realtà strutturata nel panorama solidale della nostra città e per questo ringrazio Ancos Confartigianato e tutti coloro che vi partecipano. E ringrazio soprattutto Bruno Buzzi, un ragazzo, un atleta, un runner che corre per fini benefici e ci dimostra di aver compreso il senso più bello dello sport, quello legato alla solidarietà”.