“La fretta è cattiva consigliera” recita un più che millenario proverbio italiano. Ed al comune di Viterbo l’hanno preso alla lettera.
Per lo stadio E.Rocchi c’è tempo. Bisogna fare le cose con calma perchè solo così si possono far bene.
Ma nel mondo privato non è come nel pubblico che quando inizi una pratica, questa vedrà la luce dopo tanto tempo senza che sopravvengano modifiche. Nel privato le cose cambiano in fretta, gli scenari si modificano. E’ più di un anno che il Comune insiste con la procedura della manifestazione di interesse per la gestione dello stadio E. Rocchi senza arrivare ad una conclusione. E nel frattempo c’è chi si defila, chi rimane col cerino in mano, chi magari modifica gli obiettivi per sopraggiunte legittime ragioni (nel privato è la normalità).
Su queste colonne lo abbiamo detto da sempre che questa procedura non ci piaceva. Si è perso tanto tempo, le persone si sono anche esaurite. E secondo noi non c’è stata nemmeno chiarezza su dove si voleva arrivare.
Ora il rischio è di veder tirare gli stracci gli uni contro gli altri ed a rimetterci saranno sempre i tifosi.
Anno più anno meno, a questo punto si faccia il bando pluriennale e che Dio ce la mandi buona.