Terza vittoria consecutiva per i draghi, seconda in trasferta, che si impongono sul campo del Colleferro per 27 a 29. Al “Maurizio Natali” i ragazzi dei coach D’Ottavio e Perugini imbastiscono una partita che sarebbe quasi la fotocopia della prima di campionato contro il Fiumicino, se non fosse per una difesa molto disattenta che per una buona parte dell’incontro, vale a dire fino a quasi metà del secondo tempo, subisce pesantemente la superiorità dell’avversario.
Ma andiamo con ordine.
Il match inizia malissimo per i Draghi, che nel giro di una decina di minuti si trovano sotto di 15 punti. Tre mete in fila, non trasformate, sono un duro colpo per i ragazzi, che completamente annichiliti dal predominio fisico e dal volume di gioco degli avversari, sembrano non rendersi ancora conto di quanto stava accadendo. Dagli spalti, invece, i tifosi locali si stavano già pregustando una mattanza.
Al 13’, una punizione a favore dei ragazzi di capitan Garofolo, messa a segno dal sempre ottimo “baby” D’Ottavio, riduce brevemente le distanze (15 a 3), ma anche questa provvidenziale boccata d’ossigeno non sembra destare effetti, coi giocatori che imperterriti non riescono a reagire all’irruenza dei colleferrini. Al 25’, quarta meta per i padroni di casa che anche stavolta non trasformano e si portano sul 20 a 3, punteggio col quale si chiude la prima frazione di gioco.
Comincia il secondo tempo e dopo soli cinque minuti, al 45’ (5’ 2T), il Colleferro allunga ancora le distanze, portandosi sul 27 a 3. La loro sembra essere una macchia da guerra perfetta, col mediamo che distribuisce palloni d’oro ai tre quarti che finalizzano con prepotenza entrando nella difesa degli ospiti come lame calde nel burro.
Al 52’ (12’ 2T), brutto infortunio per Chiacchietta, l’ala sinistra, che esce dal campo accompagnato dai compagni di squadra; al suo posto entra Chirichilli.
Il passivo è molto pesante e dalla panchina si intravvedono visi tesi che tradiscono incredulità sulle capacità reattive dei compagni in campo. Ma durante l’intervallo i coach dovevano aver dato le indicazioni giuste perché qualcosa improvvisamente sembra cambiare; la mischia finalmente contrasta l’aggressività del Colleferro e prende il sopravvento nel gioco chiuso.
Al 60’ (20’ 2t), Sposetti, dopo aver raccolto la palla lanciata nel box con un delizioso calcetto dell’apertura a scavalcare i centri avversari, si mette a correre come una lepre fino alla linea di meta segnando i primi pesanti punti dei Draghi. Meta trasformata (27 a 10).
Al 63’ (23’ 2t), sostituzione tra le prime linee, esce Ravoni, entra Palmari. Un minuto dopo doppio cambio: prima si avvicendano due terze, il fresco Desantis per l’esausto Garozzo; poi Iovene, apertura, per Baroni.
La sostituzione dell’apertura cambia tutte le carte in tavola. I coach dalla panchina urlano le loro direttive che vedono come fulcro di manovra Chirichilli, passare da ala a mediano, e a seguire tutta una serie di spostamenti e cambi di ruolo che sembra di giocare una partita a scacchi. Nessuno discute, tutti si adeguano.
Tre minuti dopo al 66’ (26’ 2t) Chirichilli fa una meta come solo i mediani sanno fare: si forma una maul, Luca dà un’occhiata alla difesa avversaria, che si sposta tutta verso destra e, vedendo formarsi il vuoto a sinistra, senza pensarci un attimo, scatta e fa perfettamente quello che meglio sa fare, ossia correre fino in mezzo ai pali (27 a 17, dopo trasformazione).
I ragazzi ora ci credono, i colleferrini sono esausti, hanno speso tutte le energie, non ragionano più con lucidità, ma il tempo continua a correre e non si può più sbagliare, nemmeno un pallone a terra può cadere.
Quattro minuti dopo, al 73’ (33’ 2T), proprio i due nuovi entrati, si rendono artefici di una meta spettacolare. Baroni buca la difesa avversaria e corre per quasi 50 m con due avversari attaccati ai fianchi che ripetutamente tentano di placcarlo. Proprio quando sembra che stanno per farcela, a pochi metri dalla linea di meta, lancia la palla a Desantis, che nel frattempo lo aveva raggiunto a sostegno, al quale non resta che fare un paio di falcate e piazzare la palla a terra (27 a 24, dopo trasformazione).
Oramai manca pochissimo, l’arbitro guarda nervosamente l’orologio, nell’aria è palpabile la vittoria, oramai tutto è possibile. A due minuti dalla fine, da una mischia chiusa, esce una palla che passa di mano in mano diverse volte, fermando il tempo e il respiro di tutti coloro che guardano dalle panchine. Una serie infinita di fasi di gioco, impedisce all’arbitro di fischiare la fine dell’incontro, nonostante l’ottantesimo sia passato da un po’. Siamo ormai in pieno “tempo rosso”, dalla loro linea dei 22 m, i Draghi sono giunti alla linea dei 22 degli avversari. Ennesima mischia, si sta quasi sulla linea di meta, i nostri insistono, la difesa avversaria si apre e Mandrici entra in velocità. Meta!!!
I due punti in meno per la meta non trasformata non fanno differenza, la partita è vinta!
Urla di gioia, nessuno ci credeva più, tranne loro, gli eroi sul campo!
«È stata una partita molto dura dal punto di vista fisico, ce lo aspettavamo. Sui punti di incontro loro erano ben organizzati, e per buona parte del match ci hanno surclassati sia nel gioco stretto sia in quello largo. All’inizio eravamo spenti, non siamo entrati subito in partita. Questo mi dispiace perché l’avevamo preparata in modo diverso e non l’abbiamo approcciata come desideravamo. Quando loro sono calati abbiamo capito che con l’aiuto di qualche cambio e di forza fresca potevamo reagire. Alla fine i ragazzi sono stati molto bravi perché ci hanno creduto tutti fino all’ottantesimo ed anche oltre. Ma ora dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa per migliorare» (Guglielmo Garofalo, co-capitano).
Ottimo l’esordio nel Campionato di Serie C di Garozzo, sfortunato quello di Chiacchietta che ha riportato la rottura del crociato.
Draghi: 1 Antonio Gonzi, 2 Alessio Lucchesi, 3 Alessio Ravoni, 4 Daniele Cinquepalmi, 5 Francesco Garozzo Zannini Quirini, 6 Andrea Pinna, 7 Marco Valente, 8 Guglielmo Garofalo (cap.), 9 Roberto D’Ottavio, 10 Antonio Iovene, 11 Cesare Chiacchietta, 12 Simone Scaglione, 13 Mattia Sposetti, 14 Francesco Mandrici, 15 Stefano D’Ottavio (v. cap.).
Sostituti: Matteo Palmari, Luca Chirichilli, Pietro Baroni. Lorenzo Desantis, Francesco Maria D’Ottavio.
Marcatori: Sposetti 60’ (20’ T), Chirichilli 66’ (26’ 2T), Desantis 73’ (33’ 2T), Mandrici 80’ (40’ 2T); Trasformazioni: Roberto D’Ottavio (3); punizioni: Roberto D’Ottavio (1).
Allenatori: Fabrizio D’Ottavio, Davide Perugini.
Accompagnatore: Marco Tontini.