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CALCIO

La Viterbo gialloblù piange Angelo Venanzi presidente degli anni ottanta. Portò Omar Sivori a Viterbo.

 

             

La Viterbo gialloblù piange Angelo Venanzi (per gli amici Lillo) presidente della Viterbese alla fine degli anni ottanta scomparso ieri all’eta di 82 anni. Imprenditore di spessore ma anche grande sportivo ed appassionato di calcio prese la guida della Viterbese nel 1986 quando una icona del calcio mondiale, Omar Sivori, lo affiancò alla presidenza. Uscito di scena il fuoriclasse argentino, mito calcistico degli anni sessanta con la maglia della Juventus, Angelo Venanzi continuò la sua avventura al timone del club fino alla stagione 1991/92 prima di passare la mano ad Angelo Deodati. Uscito di scena per oltre un decennio tornò alla guida dei colori gialloblù nella stagione 2004-2005 quando a seguito del lodo Petrucci, dopo il fallimento del 2004, guidò la compagine insieme al figlio Enrico nel campionato di serie C2. Per chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo personalmente lo ricorda come una persona affabile ma allo stesso tempo risoluta caratteristiche che lo hanno fatto rimanere nel cuore dei tifosi, almeno quelli di vecchio stampo. Ricordo sempre un clamoroso esonero di Carlo Susini per delle dichiarazioni rilasciate al termine della sconfitta di Ravenna ed ascoltate via radio dal presidente che non ci pensò due volte sulla decisione presa. Al posto di Susini fu chiamato Giuseppe Galderisi e da ricordare l’ammutinamento dei giocatori dopo l’esonero del tecnico da parte di Venanzi in conseguenza al quale l’allenatore venne richiamato sulla panchina gialloblù. I play-out per non retrocedere in Serie D finirono con 2 vittorie dei gialloblù (3-0 e 0-1) contro il Tolentino. L’ultimo atto calcistico di un personaggio sportivo che ha lasciato una traccia nella vita del club di via della palazzina. Ad Enrico, Giuseppe e Daniela un forte abbraccio da parte di tutta la redazione di Diretta Sport ed i collaboratori.

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