Tredicesima giornata di campionato per la Viterbese che all’Enrico Rocchi ospita il Foggia di mister Marchionni. La sconfitta di Castellammare contro la Juve Stabia ha acuito la classifica negativa della formazione gialloblu, una prova incolore che ha acceso ulteriormente gli animi di una tifoseria già in fermento da diverse settimane, e fatto prendere ad inizio settimana provvedimenti drastici al presidente Romano, che ha sollevato dall’incarico il consulente di mercato Zavaglia e spedito in ritiro la squadra.
Tifosi e Ultras che hanno avuto un confronto diretto con i giocatori, a cui giustamente hanno invitato a tirare fuori gli attributi, ad essere uomini, ad onorare la maglia, a salvaguardare una categoria che 5 anni orsono fu conquistata con sacrificio dopo ben 8 anni di militanza nei campionati dilettantistici.
Bisogna vincere se si vuole rimanere in serie C, da subito. Questo deve essere l’imperativo.
I sette punti in classifica sono un bottino che fa piangere, troppo misero per pensare di prendere ancora tempo.
Le settimane passano, il campionato continua e non c’è più tempo per tanti giri di parole.
È vero, a Gennaio riaprirà il mercato, ma fino a quel momento la Viterbese dovrà fare affidamento sull’organico attuale e solo le vittorie possono evitare di arrivare alla sessione invernale con la situazione già compromessa.
In settimana mister Taurino ed il suo staff si sono concentrati sul proprio lavoro cercando di ricompattare il gruppo e di migliorare la condizione fisica nonché mentale, apparsa piuttosto deficitaria fino ad oggi. Solo una vittoria può riportare entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Quanto all’infermeria, resta ancora ai box Palermo. Certa quindi l’assenza del centrocampista, che ne avrà ancora minimo per un paio di settimane, insieme a quella di Bezziccheri fermato per un turno dal giudice sportivo.
Taurino però recupera Urso, Simonelli, Bensaja e Salandria. Quattro pedine importanti e quanto mai utili in questo difficile momento.
Sul fronte foggiano, i satanelli dovranno fare a meno causa squalifica di un giocatore di qualità come Alessio Curcio, oltre che di Germinio e Salvi per infortunio, ma la formazione rossonera salirà comunque a Viterbo con l’intenzione di fare bottino pieno e riprendere la marcia che l’hanno portata in zona playoff.
La partita di domani diventa quindi un vero crocevia per il futuro gialloblu.
Vincere significherebbe rilanciare le ambizioni salvezza, perdere significherebbe entrare in un buco nero dalle conseguenze imprevedibili e inimmaginabili ad inizio stagione.