Mastica amaro la Viterbese che torna dalla trasferta di Palermo con un punto che fa si morale, ma che con maggiore attenzione avrebbe portato a casa l’intera posta in palio.
Finisce 3-3 al Renzo Barbera, con i ragazzi di Taurino che con il cambio modulo offrono una prova di carattere soprattutto nel secondo tempo, quel carattere che aveva chiesto di tirare fuori il mister alla vigilia del match.
Con il 4231 la squadra è apparsa più compatta e quadrata e la prestazione, soprattutto nella ripresa, ne ha risentito in positivo.
Due volte in vantaggio però, i gialloblu non sono stati in grado di arginare fino in fondo le folate offensive di un Palermo a cui va riconosciuto il merito di averci creduto fin oltre il novantesimo. Tre punti che sarebbero stati di fondamentale importanza in chiave salvezza, considerando i risultati di Casertana e Potenza uscite battute dai rispettivi match di recupero.
Primo tempo attendista quello di marca gialloblu, con la Viterbese che si limita a difendersi dai ripetuti attacchi rosanero che vanno vicini al vantaggio in almeno tre occasioni. Vantaggio che arriva al 12° della seconda frazione di gioco grazie ad un gol di Lucca. A differenza delle precedenti uscite però la Viterbese non si abbatte, anzi reagisce.
E così Simonelli prima e Tounkara poi ribaltano la situazione. A questo punto Taurino la prova a vincere, ed effettua cambi che spostano il baricentro della squadra in avanti. Al 76° però il gol dell’ex firmato Saraniti, rimette la situazione in parità firmando la rete del 2-2. Passano sei minuti, bella azione della Viterbese e gran gol di Mbende che insacccando di testa riporta in vantaggio i leoni. 2-3 ad un quarto d’ora dalla fine. Tutto lascia presagire in una vittoria finalmente, ma al 91° è ancora Lucca a gelare gli animi gialloblu realizzando il 3-3.
Un punto da bicchiere mezzo pieno, che lascia amaro in bocca e che non cambia la drammatica classifica della compagine gialloblu, ma che alla luce delle sconfitte di Casertana e Potenza, rappresenta comunque un risultato positivo e che in molti avrebbero firmato prima della partita.
Domenica si va proprio a Potenza, in un match che rappresenta un vero e proprio spareggio. Vincere significherebbe rimettersi in carreggiata sulla strada che porta alla salvezza, una salvezza che ripartendo dal secondo tempo di Palermo, forse è più possibile.