“Abbiamo lavorato appena una settimana insieme e la risposta da parte dei ragazzi è stata molto positiva per voglia, atteggiamento e dare tutto quello che avevano. E’ ovvio che abbiamo ancora tanto da lavorare – continua Sottili – dobbiamo migliorare nella qualità delle scelte, essere più scaltri nel leggere alcune situazioni che devi riconoscere in gara. Sono contento perché ho visto tanti miglioramenti dalla gara di Matera”. Una Viterbese che sembra aver ritrovato la sua solidità difensiva: “E’ uno degli aspetti ai quali tenevo – afferma il tecnico – ho ritrovato tanti ragazzi della passata stagione e c’era la necessità di ritornare su certi concetti che ci avevano portato grande beneficio e contro un avversario dalla qualità decisamente maggiore rispetto al Matera abbiamo concesso veramente poco. C’è però poi tanto altro su cui lavorare perché abbiamo le qualità di poter far meglio rispetto a quanto fatto vedere oggi. Come organico questa squadra è più forte di quella dello scorso anno, ha più alternative di valore, sugli undici titolari si equivale”. Maartedì di nuovo in campo: “L’obiettivo è quello dello scorso anno, avere lo stesso atteggiamento in casa e fuori. Le squadre che cominciano ad acquisre consapevolezza dei propri mezzi ed avere autostima al di là del valore dell’avversario debbono avere lo stesso atteggiamento. Ci vuole lo spirito di sacrificio di oggi, lavoglia di fare una corsa per il compagno, un po’ più di sciabola invece che di fioretto perché comunque lo richiede anche il girone, diverso dal punto di vista agonistico rispetto al girone A. Si va continuamente alla ricerca di queste componenti e voglio che ci siano in ogni gara perché la squadra non si può permettere di andare sotto in una di queste componenti. Poi dovremo migliorare nelle verticalizzazioni, nella costruzione da dietro, nell’attacco della profondità che non facciamo ancora con i tempi giusto facendo troppe corse a vuoto ma è una squadra che secondo me ha margini di miglioramento grossi ancora, però c’è bisogno di lavorarci e giocare tre partite in una settimana non mi aiuta. Lo scorso anno abbiamo avuto lo stesso tour de force ma dopo quattro mesi che ero qui, una cosa un po’ diversa, mi trovo a fare quattro partite avendo fatto una settimana di allenamento. Abbiamo tante partite in meno ma la realtà dei fatti dice un punto in quattro partite delle quali tre in casa, è male. C’è da pedalare, a me in questo momento non importa della classifica, a me importa che la squadra incominci a lavorare sempre come ha fatto in questa settimana ed abbia gli approcci alle partite come oggi, poi puoi vincere, puoi perdere però la prestazione, il voler lottare. Se alla fine della gara, facendo un punto in quattro partite, i nostri tifosi ci hanno applaudito vuol dire che hanno riconosciuto questo ai ragazzi, la strada da percorrere è questa senza accontentarsi perché sappiamo che possiamo fare meglio, secondo me, qualitativamente parlando rispetto a quanto fatto oggi. A me non preoccupa la forza dell’avversario ma il poco tempo che ho a disposizione per poter lavorare con la squadra perché mi trovo a far le partite ravvicinate toccando solo le situazioni”.