Soddisfatto Antonio Calabro intervenuto ai microfoni di “Direttasportviterbo” in sala stampa: “Io penso che in qualsiasi girone dove si trova un campo così dopo le abbondanti piogge ed un avversario così ti porta a giocare questo tipo di partita. La palla in simili condizioni andava giocata in verticale avanti e dietro, l‘abbiamo fatto bene soprattutto quando siamo rimasti in dieci e secondo me questo è un aspetto mentale perché quello fatto lo abbiamo preparato in questi due giorni. Inconsciamente rimanendo in dieci la squadra si è spaventata, si è compattata accorciando le distanze in campo ed è venuta fuori una prestazione di grande organizzazione, di grande tecnica, perché su questo campo non era semplice, e di grande atteggiamento che è quello che dalla serie A in qualsiasi categoria non deve mai mancare. Sono contento del risultato ma non dobbiamo ad arrivare mentalmente a subire un danno per reagire, dobbiamo partire subito”. Esordio con gol per Davide Luppi: “Luppi non aveva il minutaggio che ha fatto oggi – afferma il tecnico gialloblù – l’ho messo per necessità perché Mario era sulle gambe e non mi garantiva quei movimenti che tanto bene aveva fatto quando stava bene, non veniva più incontro e quindi avevo bisogno di un attaccante con quelle caratteristiche, sapevo che mettevo un giocatore con una grossa fame, una grossa voglia”.
Una Viterbese rigenerata dal mercato: “Devo fare i complimenti al direttore sportivo per come ha operato ed alla società perché non era facile in così poco tempo conoscerci, parlare, preparando della partite da affrontare. Non era facile intervenire minuziosamente con il mercato che era quasi alla fine e con giocatori che magari avevano già preso accordi su chi si poteva portare alla Viterbese. Questo è stato fatto in maniera molto scrupolosa dal direttore sportivo e quindi sono stati presi giocatori funzionali a quello che voglio nel campo, parlo di caratteristiche poi il direttore è stato bravo a trovare anche i nomi con quelle caratteristiche”. Ed ora obiettivo puntato sui prossimi impegni ad iniziare da mercoledì contro la Ternana: “Continuare la partita che avevamo fatto nel primo tempo contro la Ternana, ho visto una grande prestazione creando molte occasioni da gol. Mercoledì voglio passare il turno e quindi pensiamo di partita in partita ed a mettere la miglior formazione possibile in campo contro la Ternana, ci teniamo tutti ed i nostri tifosi più di tutti e poi vediamo cosa succede a Monopoli. Non farò sicuramente formazioni o strategie in funzione delle partite di campionato”.
Esordio tranquillo tra i pali per Alex Valentini: “Sicuramente è stata una partita non molto impegnativa per me ma sono quelle partite dove ti arriva un tiro in porta ed essere pronti non è facile. Abbiamo giocato quando c’erano modi e tempi per farlo e quando non c’erano abbiamo cercato le seconde palle e penso che la partita sia andata bene. Ho lasciato Trieste che è una piazza importante con un gurppo di ragazzi speciali però il calcio è fatto di scelte, la Triestina ha fatto questa scelta, io l’ho accettata e sono ben felice di essere qua per poter dare una mano a questo gruppo e per toglierci delle soddisfazioni. Ho giocato con Sini a Vercelli, ci siamo sentiti anche prima di venire qui, però è normale che ci dobbiamo conoscere tutti, abbiamo poco tempo ma siamo dei professionisti e tutti sappiamo cosa fare in campo e quello che dobbiamo dare e credo che oggi lo abbiamo dimostrato”.
Chi ha presentato il suo biglietto da visita è Davide Luppi: “L’importante è che la squadra abbia vinto e poi un mio gol rende tutto ancora più bello. E’ tanto che non gioco, dal 3 dicembre 2017 e direi che la voglia era tanta, è stato un anno molto difficile per me perché purtroppo l’infortunio che ho avuto mi ha lasciato tanto fuori dal campo. Il direttore mi ha cercato da tempo ed alla fine ho capito che la scelta di venire a Viterbo era la soluzione migliore per me perché sapevo che c’era una buona squadra e che ci sarebbero stati i presupposti per giocare più partite possibili per rimettermi in forma e soprattutto per fare bene. Sensazioni particolari, appena fatto gol non sapevo cosa pensare, ho pensato a tutta quella gente che quest’anno mi ha fatto sentire malato, un giocatore che non aveva più niente da dire, un giocatore ai margini. Venivo da una promozione in serie A con il Verona e poi sono andato a Chiavari dove stavo giocando molto bene e da un momento all’altro mi sono trovato ghettizzato, diciamo, come se il calcio per me non fosse più cosa che mi appartenesse. Se debbo dedicare un gol a qualcuno in primis a quegli amici e quei personaggi che mi hanno dato la possibilità di allenarmi, con una squadra di amatori a Carpi il Club Giardino, che mi hanno sempre dato tanto morale e la forza di andare avanti, volevo metter la maglia sotto ma me la sono dimenticata in auto ma ci sarà occasione. Li voglio ringrazie ed anche il Modena che mi ha fatto allenare, non è stato facile ma sono contento di essere qua. Mi auguro di rispettare le tante aspettative da un attaccante arrivato da una categoria superiore. Avevo lasciato il cuore a Verona dove sono andato via a malincuore, per me è stata una botta forte poi ho accettato la proposta dell’Entella. Non sono una classica prima punta, e quello che mi chiede il mister credo rispecchino le mie doti, una caratteristica che ha fatto fare tanti gol anche quando giocavo in serie B”. Da segnalare la presenza in panchina del giovanissimo Ludovico Ricci, classe 2001 proveniente dalla Berretti gialloblù.