Le toscane Gavorrano (per il debutto al Martoni il 1 settembre), Scandicci e Grassina prima della sfida con la cugina Flaminia Civita Castellana in programma al Madami il 22 settembre per la quarta di andata. Partenza abbastanza impegnativa per il Monterosi Fc che questo pomeriggio ha scoperto i calendari del girone E di serie D stagione 2019-2020.
Dando uno sguardo a queste prime giornate siamo andati ad ascoltare il parete del tecnico dei biancorossi David D’Antoni: “Storicamente per il Monterosi la prima giornata è di fuoco. Nell’anno che c’ero io avevamo debuttato a L’Aquila per poi giocare con Ostiamare e Rieti. Lo scorso anno a Trastevere.
Stavolta c’è il Gavorrano che a detta di tutti è una delle squadre più forti del girone. Le altre due (Scandicci e Grassina ndr) le dovremo studiare un po’ perchè le conosciamo poco. E’ comunque stimolante cominciare con le squadre importanti per capire a che livello siamo arrivati. Sarà sicuramente bello iniziare poi davanti al nostro pubblico”.
Una stagione abbastanza concentrate e senza turni infrasettimanali che vedrà il Monterosi tirare dritto per diciassette domeniche consecutive fino alla sosta natalizia: “Non avere turni infrasettimanali ti permette di gestire meglio la settimana di lavoro e ti lascia più tranquillo nella preparazione della partita – prosegue mister D’Antoni – Che non ci siano soste è positivo, preferisco giocare tutte le settimane. Il campionato è lineare fino a Natale. Inutile fare soste per poi ammucchiare gare insieme”.
Domani mattina ore 10.30 il Monterosi Fc scende in campo contro la formazione di Eccellenza dell’Aranova per la terza amichevole consecutiva al Martoni nel giro di una settimana. Tre settimane di lavoro molto intense l’allenatore del Monterosi può tracciare un primo mini bilancio: “L’impressione che abbiamo è quella di avere una squadra competitiva e soprattutto un gruppo che ha voglia di calarsi in questo campionato da protagonista. Sappiamo di avere grandi qualità ma dobbiamo diventare una squadra. Normale che dopo venti giorni di lavoro non possiamo esserlo ma vedo qualità e voglia. Tutto il resto è una conseguenza. Al di là di alcune cose che potevamo fare meglio siamo soddisfatti di quanto fatto finora”.