Un nuovo caso accertato di positività al COVID-19 è stato comunicato
dal Policlinico Gemelli alla Asl di Viterbo. La persona, già in
isolamento domiciliare fiduciario, non è un operatore sanitario,
presenta un link epidemiologico e un legame di parentela con uno dei
precedenti casi comunicati nei giorni scorsi.
In totale i casi accertati al COVID-19, residenti o domiciliati nella
Tuscia, salgono a 16. In base alle indagini epidemiologiche effettuate
dal Team operativo Coronavirus (Toc), i contatti stretti sono stati
invitati ad osservare un regime di isolamento domiciliare fiduciario,
come previsto dai protocolli vigenti.
Per quanto attiene ad alcune proposte che, in queste giorni, sono
pervenute da più parti, circa l’utilizzo dei presidi periferici, la Asl
di Viterbo coglie l’occasione per informare i cittadini che il corretto
dimensionamento della rete ospedaliera è già pienamente operativo e che
tutte le scelte messe in campo in queste settimane sono il frutto di un
costante confronto con tutte le direzioni ospedaliere di presidio che ha
prodotto la condivisione e la costruzione di tutti i percorsi
assistenziali, compresi quelli legati all’emergenza e alla sicurezza dei
pazienti e degli operatori.
A tal fine Belcolle, potendo garantire una elevata complessità delle
cure, è stato individuato come l’ospedale di riferimento per la presa in
carico dei pazienti COVD-19, con il supporto determinante degli
ospedali di Civita Castellana, Tarquinia e di Acquapendente, nonché
delle strutture periferiche, in una logica di governo coerente di un
sistema complesso e articolato. Ad esempio, l’ospedale di Tarquinia,
egli ultimi giorni, ha messo a disposizione l’utilizzo di 60 posti letto
per i pazienti provenienti da Belcolle, compatibilmente con l’intensità
di cure che la struttura può garantire, al fine di liberare posti letto
nel presidio viterbese, laddove fosse necessario.
Da domani, inoltre, sempre a Belcolle, sarà completata l’attivazione
dei posti letto previsti di terapia intensiva COVID con l’entrata in
funzione di ulteriori 4 posti letto, che si vanno ad aggiungere agli
attuali 2 già operativi. Le nuove postazioni saranno equipaggiate di
tutte le tecnologie, di ultima generazione, necessarie per il
trattamento della patologia: respiratore polmonare, sistema di
monitoraggio del paziente, dispositivi per la terapia infusionale. Tutte
le 6 postazioni saranno dotate di una centrale che consentirà agli
operatori sanitari di monitorare agevolmente le condizioni cliniche dei
pazienti.Inoltre, l’Azienda ha destinato l’intero Blocco D (ex Palazzina
C), con 25 ulteriori posti letto esclusivamente dedicati alla presa in
carico dei pazienti di malattie infettive, con percorsi assistenziali,
riservati e protetti.
A tal fine, sono in corso di svolgimento le operazioni di
trasferimento temporaneo dei reparti di Oncologia e di Ematologia nei
piani 8 e 9 dei blocchi B e C. Allo stesso tempo, è in fase di
trasferimento il reparto di Spdc nella struttura di Montefiascone. Tutte
queste operazioni sono possibili grazie al supporto e alla
collaborazione degli operatori sanitari dei servizi interessati, i quali
stanno curando tutti gli aspetti di sicurezza e quelli legati
all’orientamento e alla informazione rivolta ai pazienti e ai loro cari.
La Asl e la Regione Lazio, infine, sono in stretto e costante
contatto con le strutture private presenti sul territorio al fine di
programmare, pianificare e condividere ulteriori forme di presa in
carico e un dimensionamento maggiore dell’offerta di salute, laddove se
ne presentasse l’esigenza.