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Viterbese

Serie B a quaranta squadre? La Viterbese ci prova.

Il Presidente della Viterbese Marco Arturo Romano

La crisi che sta coinvolgendo le economie mondiali avrà ripercussioni drammatiche anche nello sport ed in modo particolare nel mondo del calcio. Fonti autorevoli mettono sul tavolo cifre drammatiche che porterebbero moltissimi club di serie C a rischiare l’iscrizione al prossimo campionato alla luce di costi sempre più esorbitanti senza adeguati ricavi. Per questo è sul tavolo federale una riforma che potrebbe raddoppiare l’organico della serie B e trasformare l’attuale serie C in un campionato semi professionistico con pesanti sgravi fiscali, insomma portandolo sullo stesso livello del dilettantismo. Se la “rivoluzione” andrà in porto bisognerà a questo punto trovare le venti pretendenti al salto di categoria che difficilmente verranno individuate dalle attuali classifiche, che potrebbero portare a  miriadi di ricorsi, ma adottando criteri logici che tengano conto di diversi elementi. La classifica congelata avrebbe comunque un significato anche se modesto ma andrebbe integrata con meriti sportivi, solidità economica, storia calcistica, bacino d’utenza, impianti senza contare che non potrebbero partecipare alla kermesse club che hanno subito penalizzazioni per inadempienze economiche, o per illeciti o che non abbiano subito fallimenti o ripescaggi negli ultimi canonici cinque anni. Per questo Marco Arturo Romano guarda con qualcosa di più di una speranza alla riforma deciso a mettere sul tavolo federale carte importanti. Innanzitutto la solidità economica, bene raro soprattutto in questi momenti, poi la tradizione sportiva che assegnerebbe punteggi in base ai campionati disputati nelle massime serie nazioni, senza contare quella vittoria in Coppa Italia che potrebbe rappresentare il fiore all’occhiello del club gialloblù. Poi, sicuramente l’elemento più importante, la solidità economica di un club che negli ultimi anni ha potuto far tesoro della forza economica di un imprenditore stimato nel mondo calcistico ed imprenditoriale come Piero Camilli oltre alla gestione oculata dell’ultimo esercizio che ha visto la Viterbese sempre tra le prime nei pagamenti di stipendi e relativi contributi. Insomma il club gialloblù guarda con fiducia al futuro ed anche se questa riforma non vedrà la luce il presidente Romano sta già programmando la prossima stagione con l’obiettivo dichiarato di alzare ulteriormente l’asticella e magari di arrivare al sogno attraverso il campo. Intanto il prossimo 4 giugno si terrà un importantissimo consiglio federale che dovrà dare l’ultima parola anche sul campionato di serie C che potrebbe richiamare in campo le formazioni interessate ai play-off ed ai play-out. Infine il Consiglio Direttivo di Lega Prò proporrà al prossimo consiglio federale della FIGC per la chiusura della stagione di serie C 2019/2020 sul campo le seguenti decisioni: promozione per le prime in classifica dei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina quindi in B), la quarta promozione sarebbe per la vincitrice dei play off.

Retrocessione in serie D per le ultime in classifica dei tre gironi: Rimini, Gozzano e Rieti. Retrocessione tra i Dilettanti anche per Rende e Bisceglie (girone C) poiché il distacco dalle altre concorrenti nella lotta per la salvezza è superiore a quello previsto per la disputa dei play out. Spareggi che invece si giocherebbero nel girone A e nel girone B. Sarà il Consiglio Federale, che si terrà i primi di giugno, a decidere se accettare o meno questa proposta. Intanto però il presidente Romano è già al lavoro alla luce di un importante summit avvenuto nelle ultime ore con il Direttore Generale Diego Foresti, il consulente di mercato Franco Zavaglia ed il tecnico Antonio Calabro.

Luca Tofani

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