Continua il dibattito su una eventuale riapertura degli stadi. In data odierna, durante la presentazione del nuovo logo della Serie C, il presidente di Lega Ghirelli ha spaziato a 360 gradi sulle tematiche di attualità che abbracciano il mondo del calcio. Un tema importante e particolarmente sentito dai tifosi di Viterbo e di tutta Italia è legato alla riapertura degli stadi e alla conseguente possibilità di aumento degli introiti diretti per tutte le società sportive.
A margine dell’evento il presidente Ghirelli intervistato dal nostro Claudio Petricca, tra i tanti argomenti si è soffermato anche su questa situazione e come già esternato negli scorsi giorni, anche in questa circostanza ha voluto ribadire la sua posizione in merito. Di seguito un passaggio del suo intervento: “Si tratta di sedersi tutti insieme ad un tavolo e pensare al lavoro da fare per riaprire gli stadi. Più che sul quando, bisogna concentrarsi sul come e studiare un piano per godere del calcio in piena sicurezza. Qual è l’alternativa alle porte chiuse? Come fanno le squadre a sopravvivere senza incassi dai botteghini? Bisogna pensare ad una graduale e responsabile riapertura di palazzetti e stadi, partendo dagli abbonati: si potrebbero scaglionare gli ingressi e le uscite. Il mio desiderio è quello di riprendere a giocare con la gente sugli spalti e gli sponsor a sostenerci, lo stadio è un moderno colosseo: oltre ottobre la situazione potrebbe diventare pesante, bisognerà attendere impatto dell’apertura delle scuole e poi vedere cosa accadrà”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente della Viterbese Marco Arturo Romano che intervistato da TuttoC.com ha lasciato ben intendere la sua visione affermando come la conferma della chiusura degli stadi sia una follia. “Hanno dato l’ok temporaneamente per le discoteche, i negozi, e i ristoranti sono pieni di gente mentre noi che facciamo calcio all’aperto non ci permettono di fare entrare nemmeno gli abbonati. Sembra che il governo abbia un conto aperto contro il calcio. Questo accanimento contro il calcio non è giusto. Mi faccio espressione di tutti i presidenti, siamo parecchio nervosi per tutto questo”.
Insomma un pensiero comune che accomuna anche quello di tanti tifosi viterbesi e italiani. La speranza è che chi detiene il potere decisionale della nostra nazione ascolti le richieste del mondo del calcio e trovi una soluzione che unisca sicurezza e passione.