Alla fine la Viterbese è finita nuovamente nel girone C quello più disagiato tenendo conto della collocazione geografica dei gialloblù, Lazio settentrionale, a ridosso della Toscana. Ha vinto il principio della “latitudine” tanto caro a chi ha redatto i gironi, peccato che qualcuno non conosca bene la geografia. Tanto per fare un nome l’Olbia ha la stessa latitudine di Brindisi (40°) ma alla fine è stata accontentata di nuovo finendo nel girone A. Il motivo? I Collegamenti più comodi con il nord da aeroporto e porto. Peccato che gli stessi problemi li hanno anche tanti altri club, vedi Ternana e soprattutto Teramo (latitudine 42° come Viterbese e Ternana) con il presidente Franco Iachini che sulle colonne di “Tuttoc” non ha certo usato mezzi termini: “I 6 presidenti del direttivo devono fare gli interessi di 60 squadre e non di alcune. Ho chiesto l’astensione de presidente dell’Olbia per evidente conflitto d’interesse ma ciò non è accaduto. Guardando la latitudine, infatti, i sardi dovrebbero disputare il Girone C, essendo molto più a sud di Teramo. Invece si preferisce favorire un loro inserimento nel Girone A, anche se a livello logistico non cambia nulla. L’Olbia ha l’aeroporto sotto casa e può tranquillamente muoversi sia al nord che al sud. Lo dico dopo delle ricerche approfondite, le mie non sono chiacchiere. Come mai la Serie D manda le squadre sarde in Campania e non al Nord? Spiace ribadirlo ma il Consiglio Direttivo favorisce l’interesse di alcuni e non l’interesse di tutti”. Parole sacrosante caro Iachini, peccato che lei non sia nel direttivo di lega come il Presidente dell’Olbia Alessandro Marino. Un po di alternanza avrebbe reso tutto più chiaro ed alla luce del sole perché i disagi li hanno tutti e la Viterbese, come il Teramo, li avrà per il terzo anno consecutivo. Peccato che squadre sarde di altre discipline vengano inserite nei gironi meridionali senza contare alle compagini di serie D finite nel raggruppamento campano, lo stesso principio non valeva forse ance per loro? Misteri della Latitudine.