Parola al campo. Domani si ricomincia.
Dopo 6 lunghi mesi la Viterbese tornerà a contendersi i tre punti. Non sarà un’avventura facile quella dei leoni che, loro malgrado, avranno un inizio a dir poco scoppiettante con quattro gare molto insidiose, tre delle quali con formazioni che puntano direttamente al salto di categoria.
Si inizia domani, dove l’esordio è di quelli che non avresti mai immaginato, eppure la prima di campionato sarà proprio in quel di Terni.
Quella con i rossoverdi, inutile negarlo, non è una partita come tutte le altre. C’è una rivalità campanilistica, oltre che sportiva, che fa sì che questa sfida rappresenti più di un semplice incontro di calcio. Una sfida che per anni non si è più disputata e che nelle ultime stagioni ha visto prevalere i gialloblu in coppa Italia nel febbraio 2019 e i rossoverdi (tra le polemiche) nell’ultimo match giocato a novembre dello stesso anno al Liberati. Una sfida che nonostante la qualità dell’avversario, é da provare a vincere per tante e tante ragioni.
Per una tifoseria, che sarà costretta a rimanere a casa causa normative anti Covid vigenti e che sarebbe stata presente in numero massiccio sugli spalti del Liberati dando lezione di tifo ancora una volta ai nostri dirimpettai se le condizioni lo avessero permesso. Per una maglia e uno stemma simbolo di fede, appartenenza e che vanno onorati sempre. Per una città, etichettata spesso come fredda e distaccata, ma che invece sa riaccendersi e diventare passionale. È solo questione di tempo, ma appena le condizioni lo permetteranno e i tifosi potranno tornare allo stadio, la tifoseria viterbese saprà stare vicino a questa squadra che molti definiscono come possibile “outsider” in questo difficile campionato.
Nella città dei Papi si è vissuta un’estate all’insegna dell’oculatezza in sede di calciomercato. Una campagna acquisti oculata, ma soprattutto ragionata, in linea con il “progetto verde” intrapreso dalla società, con l’arrivo di giovani di indiscussa qualità.
Un plauso in questo senso va fatto proprio alla società che ha saputo muoversi con intelligenza regalando a mister Maurizi tasselli funzionali al proprio progetto tattico.
Ora sta proprio al mister metterci del suo per amalgamare a dovere la squadra e ricavare il massimo da essa.
La rosa è ormai quasi completa, anche se non è escluso attendersi ancora qualcosina in questi ultimi giorni di calciomercato. Uno, al massimo due tasselli per completare una rosa giovane ma organicamente valida.
Le sorprese naturalmente sono sempre dietro l’angolo e chissà che qualche occasione “last minute” non possa ingolosire ulteriormente la dirigenza gialloblu.
Certo, il girone C si preannuncia difficilissimo con big come Avellino, Bari e Catanzaro, solo per citarne alcune, pronte a rincorrere quel primo posto che significherebbe promozione diretta, ma la sensazione è che questa Viterbese abbia tutte le carte in regola per provare a dire la sua e a ricavarsi un ruolo da sorpresa del campionato e se riaprissero le porte del Rocchi, in un campionato che viste le squadre partecipanti ha il sapore di serie B, il nostro pubblico (in condizioni di normalità…) potrebbe fare la differenza.
C’è fame di calcio dopo tanta assenza e i tifosi vogliono tornare al loro posto, a fare quello che gli riesce meglio, sostenere incondizionatamente la maglia gialloblu.
La parola ora passa al campo. È tempo di giocare, è tempo di vincere.
