È una sconfitta che fa male quella che la Viterbese subisce all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero. Una sconfitta del tutto immeritata e arrivata dopo aver giocato l’intero match assolutamente alla pari del ben più quotato Avellino. Un match che la squadra avrebbe meritato assolutamente di pareggiare e penalizza oltre ogni misura i ragazzi di mister Maurizi che tanto bene avevano tenuto il campo per tutto l’arco dei 95 minuti.
La squadra, vittima di numerose indisponibilità, ha comunque dato il massimo, giocando una buona partita, tenendo testa agli irpini, ma creando poco in fase offensiva e su questo dato si dovrà obbligatoriamente lavorare.
Come ci sarà necessariamente da intervenire in queste ultime ore di mercato per aggiungere quelle pedine mancanti al puzzle della rosa gialloblu. La prova collettiva è stata comunque da squadra di carattere, con Salandria artefice di una grande prestazione pronto a dettare i tempi di gioco e a cui credo vada riconosciuta la palma di miglior giocatore in campo tra i leoni. Una menzione positiva anche per Daga, bravo a farsi trovare sempre pronto in quelle occasioni in cui i biancoverdi si sono affacciati dalle sue parti. Buon impatto per Falbo che, nei minuti giocati, ha già mostrato le sue indiscutibili doti e che sicuramente risulterà quanto mai utile alla causa gialloblu durante la stagione. Una stagione che continua nell’immediato, perché mercoledì è di nuovo campionato con la Viterbese ospite della neopromossa Turris, matricola di valore che rivede la serie C a distanza di 20 anni e che mantenendo l’ossatura della squadra che ha dominato lo scorso campionato di serie D, non vorrà affatto sfigurare in questa stagione.
Che si torni subito in campo è forse un fattore positivo per cancellare immediatamente questa brutta batosta a livello psicologico, ma contro la squadra corallina non si può sbagliare. Bisogna cominciare a segnare e vincere.
