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Mondo Sport

Stadio e giovanili, ecco cosa prevede il nuovo DPCM

Il DPCM firmato nella notte lascia di fatto intatta la situazione per quanto riguarda i vivai, mentre si apre uno spiraglio sulla questione del pubblico negli stadi.

C’era un po’ di preoccupazione negli ultimi giorni per il destino dei campionati del settore giovanile della Viterbese, che come tutti quelli d’Italia, afferiscono al Settore Giovanile e scolastico della Figc. La linea del ministro dello sport Roberto Speranza era quella di lasciare attivi soltanto i campionati professionistici e fermare tutto il resto del mondo dello sport, ma alla fine ha prevalso la strada di non penalizzare nè i settori giovanili, nè il mondo dilettantistico.

Il testo.
Si legge, in dettaglio, nel DPCM che entra in vigore domani ed ha validità 30 giorni: “Gli sport di contatto sono consentiti, da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

Stadi.
Resta d’attualità la questione stadi. Il DPCM lascia aperta la possibilità di ingressi contingentati: “Per le competizioni sportive – si legge – è consentita la presenza di pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso”.

Saranno però le regioni a stabilire, in base all’andamento della curva epidemiologica locale, a decidere se e come aprire.
Su questo fronte fino ad oggi la Regione Lazio per voce del suo presidente Nicola Zingaretti ha dato parere negativo, ma è probabile che la società di Via della Palazzina provi a rivolgersi nuovamente all’istituzione regionale per provare a sbloccare la situazione e far rientrare parzialmente i tifosi allo stadio.

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